Alfiero Nena (Treviso 7 ottobre 1933) è uno scultore italiano. Attivo fin da giovane, a poco più di 20 anni esegue il Monumento al Geniere (1956) collocato presso la Caserma Nicolai di Piacenza divenuto in seguito monumento nazionale (1964). Ma prima aveva già eseguito i cancelli in ferro del cimitero di Carbonera (TV) e il cancello “Autunno”. Dopo la morte del padre (1958) a 26 anni abbandona l’amata Treviso e si sposta a Roma dove conosce Marisa Parducci, insegnante impegnata nel riscatto umano e sociale della borgata periferica di Pietralata, che sposerà nel 1967. Con il suo aiuto riprende gli studi. Si iscrive all’Istituto San Giacomo, sezione plastica, a Roma. Qui conosce gli scultori De Courten, Biancini, Avenali, Verginelli e con alcuni intraprende forme di collaborazione. Nel 1964 vince il Concorso Internazionale bandito dall’Ente ENPAIA con l’opera in ferro La grande quercia che viene collocata nella sede di Viale Beethoven all’EUR.
Conosce Antony Quinn e con lui elabora nove sculture in ferro. Nel 1969 viene collocato nella Cappella Lituana, nelle Sacre Grotte Vaticane, l’opera Cancello con decorazioni scultoree.
Nell’ottobre del 1971 si iscrive all’Accademia di BB.AA. di Roma alla cattedra di Emilio Greco da cui uscirà con il massimo dei voti (1975). Durante gli anni dell’Accademia frequenta lo studio di Pericle Fazzini di cui diviene amico. E’ uno dei più giovani Cavalieri della Repubblica. La nomina, per meriti artistici, è del 1972.
In concomitanza con la mostra personale al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1975) il TG1 gli dedica un ampio servizio a cura di Vanni Ronsisvalle. Inizia l’insegnamento al Liceo Artistico di Latina (1975) per chiudere la carriera di docente al II Liceo artistico di Roma. Nel 1979 S.S. Giovanni Paolo II benedice in Piazza S. Pietro la statua in bronzo della Madonna del Soccorso. Qualche giorno dopo essa viene collocata sulla cima del Monte Tiberio a Capri tra i ruderi romani della Villa Jovis. Pesa 11 quintali ed è alta 5 metri. Il trasporto è affidato ad un elicottero americano della US NAVY. L’evento è narrato da giornali, radio e Tv di tutto il mondo. Intanto lavora alla statua di S. Francesco che sarà inaugurata nel 1994 a Sorrento nella piazza omonima. Prosegue nel filone dell’arte sacra culminante con il Cristo bronzeo “ Lux mundi” per l’altare della Basilica romana di S. Maria del popolo che sarà inaugurato il 25 maggio 1995 alla presenza dell’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti che sottolinea il fatto che dopo 200 anni viene accolta in quella chiesa un’opera moderna. Nel 1991 S.S. Giovanni Paolo II benedice la statua in terracotta della Beata Vergine dell’Accoglienza nella Sala Nervi in Vaticano destinata alla chiesa parrocchiale di S. Bernadette a Colli Aniene in Roma; viene intronizzata con una cerimonia presieduta dal Card. Camillo Ruini.
Nel 1992 fonda il Centro Fidia, associazione culturale, sulle rovine di una vecchia scuola abbandonata e destinata alla demolizione in via del Frantoio. Il Comune di Roma gliela concede per meriti artistici. La restaura e vi stabilisce il suo studio e l’esposizione permanente delle sue opere (Museo Nena). Dà vita al Premio Fidia consistente in borse di studio che vengono assegnate annualmente dapprima ad alunni delle scuole artistiche romane, poi del Lazio e poi nazionali che si distinguono nel campo dell’arte. Il premio Fidia continua ancora oggi nel concorso nazionale dell’EIP Italia (Scuola strumento di pace) da cui nel 1994 riceve il Premio E.I.P. (ONG EIP Italia Scuola Strumento di Pace) “L’arte per i diritti umani”. Diviene in seguito membro del Comitato d’Onore e Componente del Comitato Direttivo della stessa Organizzazione Internazionale. Espone a Villa Pisani di STRA’ tra le manifestazioni patrocinate della XLVI BIENNALE di Venezia detta la biennale del centenario 1895-1995. La mostra, organizzata da LE VENEZIE, è curata dallo Storico dell’arte Luigina Bortolatto.
Nel 1997 gli furono richieste cinque opere per la Basilica di S. Giovanni in Laterano come simboli e sintesi artistiche di altrettante conferenze in preparazione al Grande Giubileo del 2000. La prima di queste fu l’opera “Lux mundi” di S. Maria del Popolo quale emblema del volto di Cristo, tra le opere artistiche del nostro secolo. Dal 1998 cura la medaglia della Maratona di Roma per 14 anni. Nell’ottobre 2000 inaugura in Argentina una sua scultura nella cattedrale di Bell Ville (Cordoba) monumento a S. Francesco per l’isola di S.Giulio al Lago d’Orta (Novara) ed è impegnato in grandi opere per le nuove piazze di Roma. Sono già collocate sue opere a Piazza Montesquieu, a Piazza Malfante, a Via Badia di Cava (C.Colombo), Via Igino Giordani, a Piazza S. M.Soccorso.
Vengono accolte nel Museo del Tesoro Di S.Pietro in Vaticano due grandi opere in bronzo: una “Madonna con Bambino” e un bassorilievo raffigurante la “Cena in Emmaus” (1997). Seguiranno una Maternità, una deposizione in ferro con i tratti della rigidità delle salme esumate dai campi di concentramento nazisti. Va in onda su RAI 3 “Educational” una lunga intervista sull’arte di Nena specialmente quella riguardante il “ferro” con un documentario girato nel suo studio di Via del Frantoio di Roma. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nella sua vita artistica vanno ricordati il Premio Foyer des artistes (2005) al Teatro dell’Opera di Roma e il Premio Beato Angelico presso il Palazzo dei Domenicani alla Minerva.
Le sue opere sono ispirate ad una profonda spiritualità e ansia di temi sociali che riversa sulla materia, specialmente il ferro che predilige e di cui è maestro assoluto. I suoi capolavori in ferro (Libero, grande cavallo in ferro, atleta in corsa, lancio del giavellotto) sono Civici Musei di Treviso sua città natale
Alfiero Nena (Treviso 7 ottobre 1933) è uno scultore italiano. Attivo fin da giovane, a poco più di 20 anni esegue il Monumento al Geniere (1956) collocato presso la Caserma Nicolai di Piacenza divenuto in seguito monumento nazionale (1964).
CONTATTI e INFORMAZIONI
Ass. Cult. “Nuovo Fidia” e Museo NENA
Via Edoardo D’Onofrio, 35 – 00155 ROMA.
Tel. 347 80 12 813